Dalla diagnosi dermatologica agli ingredienti “amici”, l’Associazione Italiana Dermatologia e Cosmetologia, approfondisce cause, sintomi e strategie per gestire al meglio la pelle sensibile
La pelle sensibile è una realtà sempre più diffusa, che interessa una persona su due e può trasformarsi in una vera sfida quotidiana. Arrossamenti, prurito, bruciore, pizzicore o la sensazione di “pelle che tira” sono i principali segnali di una condizione cutanea in cui anche stimoli normalmente innocui – come il vento, il freddo, l’acqua o alcuni cosmetici – possono provocare disagio.
“La pelle sensibile è una sindrome complessa, caratterizzata da una diminuzione della soglia di tolleranza cutanea – spiega Carolina Bussoletti, dermatologa e membro del Consiglio Direttivo Aideco – Interessa più spesso le donne, in particolare chi presenta un fototipo chiaro e una cute sottile o con couperose evidente. Le cause sono molteplici e includono fattori fisici, chimici e perfino psicologici, come lo stress, che contribuiscono a rendere la pelle iper-reattiva”.
Oltre alla predisposizione individuale, tra i principali fattori scatenanti vi sono gli sbalzi termici, l’esposizione solare senza protezione, detergenti troppo aggressivi e prodotti cosmetici non idonei adatti alle specifiche esigenze cutanee.

“In caso di pelle sensibile è importante evitare l’acqua troppo calda o troppo fredda, preferire una detersione delicata – come per esempio quella per affinità, con latte o oli detergenti – e scegliere prodotti ben tollerati – continua la dottoressa Bussoletti – In caso di sintomi persistenti come rossori o prurito, è bene rivolgersi al dermatologo per escludere patologie come la dermatite atopica, spesso confusa con una semplice sensibilità cutanea”.
Una volta escluse eventuali cause patologiche, il cosmetico gioca un ruolo fondamentale nel ripristino e nel mantenimento del benessere cutaneo. “La pelle sensibile necessita di prodotti formulati con un numero ridotto di ingredienti e un pH compatibile con quello cutaneo, per rispettare la barriera idrolipidica – spiega Benedetta Basso, cosmetologa Aideco – È importante privilegiare sostanze idratanti, emollienti e lenitive – come acido ialuronico, glicerina, pantenolo, ceramidi, bisabololo e centella asiatica – evitando invece alcol denaturato, profumi, oli essenziali o acidi ad alte concentrazioni”.
Ingredienti multifunzionali come la niacinamide, nelle giuste concentrazioni (3-5%), aiutano a regolare la produzione di sebo e a rafforzare la barriera cutanea, mentre sostanze come lo squalano e i burri vegetali mantengono la pelle morbida e idratata, riducendo la perdita d’acqua transepidermica. “Anche il naturale non è sempre sinonimo di sicuro”, sottolinea la dottoressa Basso. “Estratti vegetali possono causare reazioni cutanee in soggetti predisposti: meglio preferire formulazioni prive di allergeni e profumi”.
Per la pelle sensibile, la regola d’oro è ‘less is more’: routine semplici, con pochi prodotti a formulazioni minimal e ben tollerati, fanno la differenza. Conoscere le esigenze della propria pelle e scegliere prodotti mirati è il primo passo per gestire con successo la sensibilità cutanea. È essenziale promuovere un approccio consapevole alla dermocosmesi basato sulla personalizzazione della routine cosmetica in relazione alla tipologia cutanea. Grazie ai progressi della cosmetologia moderna e a un’attenzione sempre maggiore alla tollerabilità, prendersi cura della pelle sensibile è oggi più semplice, efficace e rispettoso della sua naturale fragilità.
Per maggiori informazioni: www.aideco.org









