L’appuntamento gastronomico giunto alla 23esima edizione è in programma dal 17 al 19 ottobre e come da tradizione è all’insegna dei legumi secchi, come ceci, fagioli, lenticchie e roveja quest’ultima nota come pisello dei campi

Appignano, uno dei paesi più piccoli della provincia di Macerata, è un suggestivo borgo medievale situato nel cuore delle Marche, a un’altitudine di circa 200 metri sul livello del mare. È noto a livello nazionale per le sue maioliche e per la produzione di mobili e abbigliamento, Molto interessante il centro storico ed il Palazzo Comunale, realizzato nel 1790 su progetto dell’architetto Mattia Capponi di Cupramontana.

Cosa visitare ad Appignano
Ci sono anche svariati monumenti di interesse artistico e architettonico che meritano una tappa, tra cui il Convento di Forano, risalente al XIII sec. e noto per aver ospitato, secondo la tradizione, San Francesco d’Assisi; la Chiesa dell’Addolorata, edificata per la prima volta nel basso Medioevo e ricostruita a partire dal 1746; la Chiesa di San Giovanni Battista, costruita nel XVI sec. e rinnovata nel Settecento; Villa Tusculano, un edificio costruito in epoca napoleonica dal conte Leopoldo Armaroli su progetto dell’architetto bolognese Giuseppe Nadi.
Molto interessante anche il Museo della ceramica (MArC) ed il Museo della Tessitura “La Stanza del Telaio” nel quale è tra l’altro custodito il telaio di Penelope apparso nel film “Itaca-Il ritorno”, con Juliette Binoche.

Leguminaria: il valore dei piatti poveri della cucina marchigiana
Nel periodo estivo ed autunnale sono in programma una serie di eventi ed iniziative che contribuiscono ad animare la località. Uno di questi è in programma nel mese di ottobre, quest’anno dal 17 al 19, e riguarda Leguminaria. Un appuntamento gastronomico giunto alla 23esima edizione da sempre molto atteso da cultori del cibo buono, non solo da un punto di vista organolettico, ma anche e soprattutto per i fondamentali principi di una sana alimentazione, di corrette abitudini a tavola nel rispetto di un saggio stile di vita. La kermesse è all’insegna dei legumi secchi, come ceci, fagioli, lenticchie e roveja, quest’ultimo noto anche come “pisello dei campi” è un legume antico simile al pisello selvatico, ottimo per preparare zuppe, minestre e polente.
Per Leguminaria arrivano migliaia di gourmet e foodtrotter
Per tale motivo ogni anno in occasione di Leguminaria arrivano in paese migliaia di gourmet e foodtrotter per degustare i legumi approntati secondo antiche ricette della tradizione appignanese, ma anche piatti rivisitati e innovativi, tutti rigorosamente proposti negli antichi “cocci”, pregevoli manufatti di ceramica artigianale realizzati dai maestri vasai del luogo, da portare poi a casa come souvenir in ricordo della bella esperienza vissuta nelle caratteristiche locande del centro storico, dove figuranti vestiti nei tradizionali costumi serviranno piatti a base di specie tipiche del territorio: fagiolo solfì, cece quercia e lenticchia.
La manifestazione si sviluppa all’interno della cinta muraria del borgo medievale dal quale si gode uno sconfinato panorama sull’ondulata distesa di colline che raccordano la dorsale appenninica alle spiagge adriatiche, un’immagine che porta immediatamente alla mente l’infinito di leopardiana memoria.

Una tre giorni con un ricco programma
L’intenso programma della tre giorni prende avvio alle 18:00 di venerdì 17 ottobre con l’inaugurazione della mostra delle opere partecipanti al I concorso Biennale PitturAppignano sul tema “Magia Tradizione Evoluzione”, che resterà aperta fino alla conclusione della manifestazione. A seguire, alle 19:30, la tanto attesa apertura delle cantine.
Sabato 18 ottobre, alle 17:00, nella Sala Consiliare del Palazzo Comunale si terranno proclamazione e premiazione ufficiale delle opere vincitrici del concorso PitturAppignano. Alle 21:30, nei pressi della Scuola comunale di Ceramica Mav, il gruppo La Zandella “Zandafuoco” accenderà la serata con suggestive performance di giocoleria col fuoco che culmineranno nella spettacolare apertura di una grande fornace esterna di 1 metro e mezzo di altezza: tra le fiamme nascerà una nuova opera di ceramica corale realizzata dall’Associazione Maestri Vasai Appignanesi sul tema del contrasto alla guerra.
Domenica 19 ottobre s’inizia già dalle 8:45 con la partenza della “4ª Legu-bike” e del 5° Raduno per auto e moto d’epoca. Alle 10:00, apertura di Borgoceramica-Mostra mercato della ceramica tradizionale e moderna, e l’Urban LeguTour, passeggiate guidate alla scoperta del Borgo. A seguire, alle 11, esibizione del Corpo bandistico Città di Appignano, con omaggio a Peppe de Birtina, al secolo Giuseppe Gasparrini, musicista e cantastorie appignanese che, tra l’altro, scrisse le melodie per Nilla Pizzi.
Il ricchissimo programma prevede altri numerosi eventi, tra i quali: un mercatino delle tipicità, concerti, spettacoli teatrali ed itineranti, nonché una serie di appuntamenti di animazione per i bambini, tra laboratori, tour a cavallo e tavoli da gioco. Inoltre, dopo il successo registrato nella scorsa edizione con la proposta di abbinamento al pescato dell’Adriatico, quest’anno Leguminaria propone un altro stuzzicante “matrimonio” di sapori, questa volta con il ciauscolo di Sarnano.
Gli organizzatori
Promossa dall’Amministrazione comunale di Appignano e coordinata dalla locale Proloco, Leguminaria è sede di tappa del Grand Tour delle Marche 2025, il circuito di eventi firmato da Tipicità e realizzato in collaborazione con Anci Marche. Sul portale di Tipicità Experience tutte le informazioni sul programma per accedere alle proposte ed organizzare la propria esperienza personalizzata.









